leggendo il contratto……

 

IL 20 SETTEMBRE è stato firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro integrativo del CCNL del personale del Comparto Sanità stipulato il 7 Aprile 1999 ed il biennio economico 2000-2001, e visto che non è uso di CGIL, CISL ed UIL discutere con i lavoratori dei contratti né prima di proporli né dopo averli firmati, quale vero esempio di democrazia, proviamo noi COBAS a darvi un po’ di informazioni, ricordandovi, con orgoglio, che non siamo firmatari di contratto visto l’utilizzo, ormai decennale, di questo strumento per svendere ed indebolire il potere di acquisto, la forza, i diritti e la dignità dei lavoratori come classe antagonista, ma che ci batteremo con tutte le nostre forze all’interno delle RSU per attuare tutti cambiamenti possibili per ridurre, se non addirittura annullare, i danni dei loro accordi.

Questi sono gli articoli specifici del biennio economico:

Art. 1: il contratto si riferisce al periodo 1 gennaio 2000- 31 dicembre 2001.

Art. 2: gli incrementi tabellari si riferiscono a questo periodo e li riporteremo  di seguito. Viene aggiunta la classe 5° alla categoria D e Ds.

Art. 3: Si prevedono i finanziamenti dei fondi (art. 38 del contratto 2000-2001). Nonostante lo sbandieramento di cospicui aumenti salariali a ciascun  dipendente vengono dati 30.000 (5000 per 6 mesi dall’1/7/00) più 156.000 (13.000 per 12 mesi dall’1/1/01) poiché ci sono risorse residue dall’applicazione dei tassi programmati di inflazione non utilizzati per gli incrementi salariali!

Art. 4: indennità di rischio da radiazioni. La vecchia indennità di rischio radiologico diventa per i tecnici sanitari di radiologia medica, una indennità professionale (finanziata dall’art. 39) di 200.000 lorde mensili dal 31/12/01 per 12 mensilità e prevede 15 giorni di ferie aggiuntive e controlli ogni 6 mesi. Per il restante personale esposto in modo permanente al rischio radiologico, per tutta la durata del periodo di esposizione, viene corrisposta la stessa cifra ma come indennità radiologica che continua a fare capo all’art. 38 (trattamenti accessori: lavoro straordinario, remunerazione di particolari condizioni di disagio, pericolo o danno, produttività collettiva e miglioramento dei servizi).

Non a caso l’azienda ed i sindacati, con questo stratagemma,  diminuiscono i fondi dell’art. 38 ed incrementano quelli dell’art.39, visto che attraverso questo si garantiscono il finanziamento delle posizioni organizzative e la possibilità di pagare di più chi gli garantisce controlli e riduzione di organico attraverso aumenti di carichi di lavoro, ricatti e divisioni.

Art. 7: le risorse regionali. Dal 1/1/01 400 miliardi; dal 31/12/01 altri 800 miliardi. Per l’equilibrata distribuzione regionale ciascuna azienda quantifica l’onere a proprio carico per l’attuazione del passaggio dei professionali dalla categoria C alla D e per l’indennità di Coordinamento.

Noi stiamo proprio a cavallo visto i lenti, confusi e tortuosi tempi della nostra azienda, visto che non abbiamo una pianta organica, visto che si continua a non unificare (dipendenza funzionale) i lavoratori universitari adibiti all’assistenza, visto che galleggiamo affogando parlando di ristrutturazioni e spartizioni senza aver ancora definito la domanda assistenziale e le nostre concrete possibilità di risposta.

Art. 8 : utilizzo delle risorse aggiuntive per il ruolo sanitario e tecnico profilo di assistente sociale.

Gli infermieri professionali, gli assistenti sociali, i tecnici, ecc. ora in categoria C passano in categoria D, ma …ECCO LA FREGATURA… si inseriscono gli Assegni ad personam che per contratto (art. 31) vengono riassorbiti al successivo passaggio di fascia e, come riportiamo di seguito in uno specifico schema, il passaggio di categoria fa perdere una fascia a tutti meno a quei lavoratori più anziani che stavano in C4.

Ciascuna azienda, nell’ambito delle risorse aggiuntive, dispone di 2.588.000 lorde annue pro-capite per ogni dipendente che fa il passaggio da C a D, ed a questo va aggiunta la 13° mensilità…ma NON è questo il reale aumento che troveremo in busta paga visto le già citate fregature!

Ciascuna azienda, sempre nell’ambito delle risorse aggiuntive, dispone di 3.000.000 lordi annui pro-capite per i dipendenti già in fascia D ed in Ds che espletano dal 31/8/01 l’incarico di effettivo coordinamento.

Art. 9 : tutti gli operatori professionali del ruolo sanitario e l’operatore professionale-assistente sociale- assumono la denominazione “collaboratore professionale sanitario” dall’1/9/01. Possono fare i turni nelle 24 ore secondo le modalità organizzative aziendali.

Chi per motivi di salute è adibito a mansioni differenti deve fare una domanda correlata da certificato medico che dichiari la “recuperata efficienza per lo svolgimento delle mansioni proprie di appartenenza”, entro tre mesi dall’entrata in vigore del contratto (dicembre 2001); altrimenti rimane in C in un profilo diverso e con una modifica della pianta organica.

Visto che mancano infermieri in tutta Italia…con il ricatto del passaggio di categoria…si impone, non tanto ai finti “malati”, quanto a chi sta veramente male, il ritorno in corsia, ignorando di fatto la qualità assistenziale per gli utenti e la qualità di vita  degli operatori.

Art. 10 : L’indennità di Coordinamento. Questa si compone di una quota fissa (3 milioni l’anno) ed una quota variabile (3 milioni l’anno).

La prima con decorrenza dal 1 settembre 2001 viene data alle capo sale, agli assistenti sociali già in D e con reale funzione di coordinamento al 31 Agosto 2001 ed ai dipendenti appartenenti al livello economico Ds. Non è revocabile in prima applicazione ma lo diventa per i lavoratori che verranno proposti successivamente.

La seconda finanziata con l’art. 39 viene data dalle aziende in connessione con la complessità dei compiti di coordinamento, ma è revocabile in caso di valutazione negativa.

L’azienda può decidere di applicarla  anche a chi proviene dalla categoria C.

Art. 11 : Le posizioni organizzative. E’ l’azienda a deciderle, vengono finanziate con l’art. 39 e vanno da 6 ad 8 milioni l’anno. Possono essere date anche a chi prende l’art. 10  con criteri da definire nella contrattazione collettiva.

Art. 12: acquisizione delle fasce con priorità al personale della categoria D che non rientra nell’art. 9. Passaggi di livello e di categoria per il personale dei ruoli tecnici ed amministrativi con l’utilizzo eccezionale delle risorse dell’art.3 (risparmi sulla retribuzione individuale di anzianità-RIA- e sui propri soldi risparmiati dalla non applicazione dei tassi di inflazione per l’incremento degli stipendi tabellari).

                               

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PER GLI INFERMIERI, TECNICI SANITARI, VIGILATRICI ,ECC. CON IL PASSAGGIO DALLA CATEGORIA  C ALLA CATEGORIA D:

 

Fascia attuale C       diventa  D con uno stipendio di 22.097.000

               (solo i nuovi assunti visto che il vecchio contratto ha dato 1 o 2 fasce a tutti)

 

Fascia attuale C1     diventa D, stipendio 22.097.000; Assegno ad personam,

                                 riassorbibile con i successivi passaggi di fascia ,di 989.000.

 

Fascia attuale C2      diventa D1, stipendio 23.364.000; Assegno ad personam,

                                 riassorbibile con i successivi passaggi di fascia, di 866.000.

 

Fascia attuale C3      diventa D2, stipendio 24.520.000; Assegno ad personam,

                                  riassorbibile con i successivi passaggi di fascia, di 866.000.

 

Fascia attuale C4       diventa D4, stipendio 26.820.000; Assegno ad personam,

                                   riassorbibile con i successivi passaggi di fascia, di 264.000.

 

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Alleghiamo lo schema dei vari incrementi e degli stipendi annui per le diverse categorie, invitandovi TUTTI I GIOVEDI’ DALLE 14,30 IN AULETTA COBAS

se volete consultare il contratto e per discutere insieme sugli obiettivi da portare avanti nelle trattative decentrate della RSU

e nelle mobilitazioni per “umanizzare” l’ospedale e la nostra vita.

 

 

 

 

Cobas Policlinico